In questo articolo parliamo di come fare un impianto idraulico.
Sappiamo che il fai da te è una dote, un’arte, quasi una filosofia di vita: si inizia appendendo un quadro, ridipingendo i mobili della cameretta dei bambini, e in un attimo ci si ritrova a sistemare prese, a collegare cavi e a rivoluzionare la cucina.
Il fai da te: o lo ami o lo odi.
Gli amanti del fai da te si riconoscono subito: precisi, attenti, quasi maniacali. Possono stare ore a scegliere la vite o la brugola giusta ignorando completamente il mondo che li circonda. Costringono mogli, figli, nipoti e animali domestici a passare pomeriggi interi nel negozio di ferramenta preferito perdendo la cognizione del tempo. Finito un progettino passano subito al successivo, in un continuum di piccole riparazioni e interventi più significativi.
E poi ci sono quelli che non riescono a piantare un chiodo senza scrostare via l’intonaco, quelli che non riescono a prendere una misura giusta e che non hanno ancora capito la differenza tra brugola e chiave inglese.
Ecco se fate parte di questa seconda categoria non leggete questo articolo!
Non siamo diventati pazzi e dediti all’auto-sabotamento. Ma questo articolo è dedicato solo a chi è veramente preparato e ha, oltre a una buona manualità, anche delle valide competenze di idraulica. L’impianto idraulico non solo è di fondamentale importanza per la nostra vita di tutti i giorni, ma un suo mal funzionamento, o delle semplici perdite possono provocare danni strutturali agli edifici: sappiamo tutti quanto una singola goccia d’acqua possa scavare una roccia!
Come fare un impianto idraulico: tutto quello che c’è da sapere
L’impianto idraulico è una componente essenziale di ogni edificio e di ogni abitazione.
Le sue funzioni sono essenzialmente due:
- la distribuzione dell’acqua alimentare e sanitaria: l’acqua potabile;
- lo smaltimento delle acque di scarico: le acque nere, ovvero residui organici, saponosi o anche l’acqua piovana.
I nostri impianti idraulici si compongono di diverse parti:
- le colonne di adduzione: tramite le quali si allaccia l’impianto idraulico dell’edificio all’acquedotto comunale;
- le tubazioni: che portano a ogni singolo ambiente le acque chiare e che convogliano verso l’impianto fognarie quelle nere;
- autoclave: non è presente sempre in tutti gli impianti idraulici, ma solo quando la pressione dell’acqua non è sufficiente a raggiungere i piani alti degli edifici;
- il rubinetto di arresto: di importanza fondamentale. Il rubinetto generale ha la funzione di isolare i flussi di acqua da e verso gli appartamenti;
- il collettore: assicura la distribuzione dell’acqua condominiale tra le diverse componenti dell’impianto idraulico domestico.
I materiali utilizzati e le tipologie
Vediamo adesso i materiali con cui si può, a seconda delle vigenti normative, realizzare un impianto idraulico
- acciaio zincato;
- acciaio nero;
- acciaio inox;
- rame;
- polipropilene;
- materiale multistrato: composto da un tubo in polietilene ricoperto da uno strato di allumino e da un altro in plastica;
Per quanto riguarda l’attrezzatura, scommettiamo che la vostra cassetta degli attrezzi sia fornitissima, ma, prima di iniziare il lavoro, vi consigliamo di fare una piccola cernita di tutto quello che avete e di cui potreste avere bisogno. Trovarsi senza l’attrezzo giusto al momento del bisogno non è mai piacevole!
Sono due le tipologie principali di impianto idraulico che potete costruire:
- impianto idraulico a deviazione: consiste nell’installare una tubazione principale che verrà deviata per ogni singola utenza
- impianto idraulico a collettore.
Vediamo nel dettaglio le due tipologie nei paragrafi che seguono e come realizzarli.
Impianto idraulico a deviazione
Realizzare un impianto idraulico a deviazione è semplice. Come si intuisce, si tratta di installare una tubazione principale che sarà deviata per ogni utenza tramite degli specifici connettori detti TEE tramite i quali l’acqua viene portata in tutti gli ambienti domestici (bagno, cucina, terrazzo, lavanderia, …) e in tutti i sanitari ed elettrodomestici (lavatrice e lavastoviglie).
I punti di connessione o giunzione non devono essere visibili ma coperti da piastrelle. Questo è il principale svantaggio di questa tipologia di impianto idraulico, perché in caso di guasti o perdite è necessario rompere le piastrelle del pavimento o del muro.
Impianto idraulico a collettore
Per realizzare un impianto idraulico a collettore è necessario installare in una apposita cassetta di una parete un collettore idraulico al quale poi si connettono tutte le utenze dell’ impianto idraulico.
Abbiamo visto che realizzare un impianto idrico fai da te non è un gioco da ragazzi ma è un lavoro che necessita, oltre che una buona manualità anche delle profonde conoscenze tecniche. Per questo motivo vi consigliamo di non improvvisarvi idraulici ma di contattare sempre una ditta specializzata in caso di dubbi. Se avete bisogno di altri consigli sull’idraulica continuate a leggere i nostri articoli!