Chi è interessato a sapere come diventare idraulico sarà lieto di scoprire che ci sono diverse strade che si possono percorrere per raggiungere questo obiettivo.
Un tempo era sufficiente fare apprendistato accanto a una figura esperta per assorbirne la competenza e imparare tutti i trucchi del mestiere, grazie a un apprendimento diretto sul campo. Oggi, però, per fare l’idraulico conviene seguire un iter più definito dal punto di vista teorico, oltre che a livello tecnico, in modo da arrivare a ottenere un diploma se non addirittura una laurea.
E allora, come diventare idraulico? Scopriamo insieme qual è il percorso di studio più adatto e il tipo di esperienza utile per svolgere questa richiestissima professione!
Come diventare idraulico: il percorso di studi
Se si è in cerca di informazioni su come fare per diventare idraulico, vale la pena di consultare i programmi delle tante scuole superiori professionali che garantiscono una formazione finalizzata a questo obiettivo e che assicurano non solo lo studio della teoria, ma anche l’apprendimento pratico: ciò avviene in virtù di apprendistati o di tirocini effettuati nel corso degli studi. Come si può intuire, sono percorsi di tipo professionalizzante il cui obiettivo è quello di agevolare l’entrata nel mondo del lavoro.
Le scuole professionali e l’università
In tal senso può essere utile frequentare una scuola professionale idraulica o meccanica, per poi fare esperienza sul campo. In alternativa si può conseguire una qualifica professionale, magari in qualità di tecnico di impianti termici e sanitari o di tecnico di industrie meccaniche. Infine, chi desidera approfondire il proprio piano di studi, può anche prendere in considerazione l’ipotesi di andare all’università e di frequentare un corso di ingegneria, di fisica o di architettura.
È opportuno ricordare che per ottenere la qualifica formale e accedere ad agevolazioni e prestiti, è necessario iscriversi all’Albo degli Artigiani (la domanda può essere inoltrata tramite il portale Starweb).
Come fare esperienza?
Fare esperienza sul piano pratico è la risposta primaria alla domanda “come diventare idraulico qualificato?”. Insomma, il titolo è importante, ma l’esperienza professionale lo è ancora di più. Sarebbe auspicabile che già durante il periodo di studio si seguisse un tirocinio utile a tradurre in pratica le proprie competenze di carattere teorico, magari grazie all’affiancamento di un professionista. Una volta costruito il proprio curriculum con una serie di esperienze tecniche, poi, compiere il proprio ingresso nel mondo del lavoro non sarà complicato.
L’opzione più sensata è di lavorare per qualcun altro all’inizio: chi desidera operare in proprio avrà sempre tempo in un futuro. Acquisire un po’ di esperienza lavorando in qualità di dipendente, in altri termini, è fondamentale per diventare un idraulico specializzato e di successo. In questo modo, infatti, si ha l’opportunità di incrementare le proprie competenze e le proprie abilità, tenendo presente che un idraulico non si occupa solo di interventi privati di modesta entità, ma può essere coinvolto anche nella realizzazione di impianti di maggiori dimensioni, che presuppongano la conoscenza delle certificazioni e delle norme di conformità che devono essere rispettate.
Il riferimento normativo in materia è rappresentato dalla legge 46/90, in cui vengono menzionate le abilità richieste ai professionisti sia a livello tecnico che sul piano pratico.