Chiunque abbia una buona familiarità con i lavori idraulici, potrebbe decidere di operare in autonomia durante la ristrutturazione o la costruzione della propria nuova casa. Nel caso del rifacimento di un bagno, le cose si complicano, vista l’importanza che questa stanza riveste. La prima cosa sarà realizzare lo schema dell’impianto idraulico del bagno, secondo l’esatto posizionamento di mobili e sanitari. Solo in seguito si potrà decidere se dedicarsi alla realizzazione dell’impianto del bagno fai da te o se affidarsi a una ditta esperta nel settore.
Certo, non è una cosa così semplice e vogliamo subito precisare che l’impianto idraulico è abbastanza complesso e non è di sicuro un intervento che si possa fare in modo approssimativo. Tutto dovrà essere realizzato alla perfezione, e dovrà essere studiato per essere adeguatamente funzionante e duraturo nel corso degli anni.
Materiali, progettazione e schema dell’impianto idraulico del bagno
La prima cosa da fare, per iniziare la progettazione di un impianto idrico nel bagno di casa, sarà prendere carta e penna, con una planimetria dettagliata dell’edificio, dove siano indicati la posizione del contatore e il percorso delle tubazioni principali, e tracciare uno schema dell’impianto idraulico del bagno, per capire esattamente dove saranno posizionati i sanitari, la doccia o la vasca e dove, di conseguenza, dovranno essere collocati gli scarichi per l’allaccio alle acque chiare a alle acque scure (rete fognaria) e i punti di accesso all’acqua calda e fredda per il collegamento dei sanitari.
Uno schema dell’impianto non serve solo in fase di costruzione, anzi. È molto importante conservarlo perché potrebbe rivelarsi utile in futuro, in caso di guasto o perdite e infiltrazioni d’acqua nel muro, per ritrovare in maniera esatta e senza spreco di tempo la collocazione delle tubazioni, dei raccordi e delle chiavi di sicurezza, ovvero di quei piccoli rubinetti che permettono l’arresto dell’acqua in determinati settori proprio per rimediare alle perdite. Questo farà risparmiare tantissimo tempo ed eviterà di dover realizzare interventi invasivi con demolizione del muro per la ricerca del punto di perdita.
A tal proposito è anche bene sottolineare l’importanza delle chiavi di sicurezza per l’arresto dell’acqua. Sicuramente andrà prevista una valvola che separi il bagno dal resto dell’impianto, così da poter chiudere l’acqua solo in quella stanza in caso di problemi. Nel caso di abitazioni molto grandi, con più bagni o più punti di accesso all’acqua, potrebbe essere utile fare ulteriori suddivisioni. Ogni valvola, rubinetto e la corsa delle tubazioni dovranno essere indicati nello schema dell’impianto idraulico del bagno.
Tutto questo sarà molto comodo anche in caso di interventi futuri, non solo all’impianto stesso, ma in generale. Anche solo dover tassellare un mobile al muro, o installare uno specchio o un termoarredo, sarà più semplice, se non si correrà il rischio di forare inavvertitamente un tubo dell’acqua (o un cavo elettrico, visto che lo stesso discorso lo possiamo fare per l’impianto elettrico).
Materiali e tipologie di impianti idraulici
L’impianto idraulico del bagno può essere realizzato di due tipologie differenti:
- Impianto a collettore: ogni punto di erogazione dell’acqua (quindi ogni sanitario, la vasca, la doccia etc.) sono raggiunti da una singola tubazione, una per l’acqua calda e una per l’acqua fredda). Tutte le tubazioni partono da un unico collettore.
- Impianto a deviazione: l’impianto è servito da una sola tubazione, da cui si diramano, tramite l’utilizzo di giunti a T, le varie tubazioni che raggiungono i sanitari, il lavello etc.
L’impianto a collettore è più costoso, ma presenta innegabili vantaggi: non ci sono giunti sottotraccia, il che rende molto più sicuro e duraturo l’impianto, con minor rischio di guasti e perdite. È, inoltre, facile intervenire su ogni singolo punto dell’impianto, che può essere facilmente isolato dal resto.
L’impianto a deviazione si realizza con una tubazione rigida. Per quello a collettore, invece, si prediligono tubi miltistrato flessibili.
Questi ultimi sono i più utilizzati al giorno d’oggi e garantiscono il giusto compromesso fra resistenza e flessibililtà.
Impianto bagno: fai da te o professionista?
L’impianto del bagno è uno degli elementi fondamentali di una casa. Deve garantire, infatti, l’accesso all’acqua calda e fredda per tutti gli occupanti dell’abitazione e il corretto smaltimento dei reflui e delle acque nere nell’impianto fognario. L’efficienza e la distribuzione di tubazioni e punti acqua è fondamentale per la buona riuscita dell’opera e per potersi lasciar andare alla soddisfazione. Non c’è niente di peggio, dopo aver faticato per giorni cercando di sistemare l’impianto del bagno nel modo migliore, che iniziare a scoprire difetti e malfunzionamenti che ne condizionano l’utilizzo.
Dover rimettere mano a tubi e raccordi, una volta che la casa sia terminata e arredata, non è piacevole, perché comporterebbe ulteriore fatica per sgombrare tutto, oltre a dover rompere il muro per raggiungere il tubo incriminato.
È meglio, piuttosto, affidarsi a un esperto per realizzare l’impianto del bagno, e limitare il fai da te a interventi più piccoli e meno complessi. Vediamo, a questo punto, quali sono i lavoretti che possono essere svolti anche in autonomia da chi non ha una grande esperienza.
Quali sono gli interventi fai da te più semplici?
Il fai da te crea dipendenza. Se avete progettato lo schema dell’impianto idraulico del bagno in autonomia, di sicuro potrebbe prendervi la voglia di continuare a lavorare sulla parte pratica e dare vita al vostro impianto senza aiuti. Se è la vostra prima volta però, forse sarebbe meglio partire con qualcosa di più semplice. Ad esempio, alcuni interventi che è possibile svolgere anche se non si è professionisti sono:
- Sostituire un rubinetto;
- Sturare il water intasato;
- Smontare il collo d’oca di un lavandino;
- Montare un nuovo sanitario.
Ultimo consiglio: tenete sempre a portata di mano il numero del vostro idraulico di fiducia. Sarà utile averlo disponibile in caso di necessità.